fbpx

A ciascun pasto il suo tempo

A ciascun pasto il suo tempo

Spesso si sottovaluta l’importanza che riveste il tempo che dedichiamo ai nostri pasti. Siamo costantemente stressati da agende fitte di impegni, programmi improcastinabili o semplicemente, stimoli distraenti che possono portarci a consumare i pasti in fretta. Ma il tempo che dedichiamo ai nostri pasti, durante la giornata, ha un ruolo fondamentale nell’ottica di un’alimentazione bilanciata e di uno stile di vita sano. Prenderci del tempo da dedicare alla pausa pranzo, ci permetterà di ottimizzare il pasto, di migliorare la digestione, di rilassarci concedendoci un momento per noi, di gustare e assaporare quello che stiamo consumando e soprattutto limiterà il senso di fame nelle prime ore del pomeriggio.

Le abitudini degli italiani in pausa pranzo sono davvero variegate…c’è chi ha un lavoro che non prevede una vera e propria pausa, chi ce l’ha ma non la sfrutta (saltando ugualmente il pasto), chi prepara il pranzo e lo porta in ufficio consumandolo senza mai staccarsi dal lavoro al pc e chi, invece, ha un orario flessibile e può organizzare il pasto ogni giorno in modo diverso attrezzandosi da casa o fermandosi nel ristorante più vicino. Da soli o in compagnia, in qualsiasi caso, è fondamentale concedersi almeno 25-30 minuti di tempo per consumare il pranzo. Mangiare lentamente e masticare completamente il cibo che ingeriamo, permetterà una buona digestione, evitando tutte quelle spiacevoli sensazioni post prandiali che molti di noi avranno provato almeno una volta nella vita ! La sensazione di gonfiore addominale, pesantezza, sonnolenza, crampi e flatulenza sono solo una parte del disagio che si può provare rientrando in ufficio dopo un pasto fugace. Inoltre, nel nostro ipotalamo risiedono i centri della fame e della sazietà; in seguito ad una serie di segnali inviati dai neurotrasmettitori dopo l’assunzione di cibo, si verifica una riduzione dell’appetito e un aumento del senso di sazietà. Tali messaggi che vengono inviati al nostro ipotalamo richiedono dei “tempi tecnici” di almeno 20 minuti, che molto spesso non sono raggiungibili se il pasto viene consumato frettolosamente. Un altro atteggiamento da evitare assolutamente, è quello di mangiare mentre si svolgono contemporaneamente altre attività (ad esempio lavorare al pc, guardare la tv, studiare, rispondere al telefono); consumando i pasti in “modalità multitasking”, a volte si mangia di più e altre volte, invece, si ha come la sensazione di non aver mai mangiato. È estremamente importante gustare quello che si consuma; il cibo, oltre ad essere una forma di nutrimento, è anche una forma di appagamento; pertanto concedersi del tempo per gustare il proprio piatto preferito regala una sensazione di benessere che contribuisce al raggiungimento del giusto equilibrio con la propria alimentazione e migliora le nostre frenetiche giornate.

Dietista Federica Delli Noci - Specialista in scienze dell'alimentazione

Scrivi una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono contrassegnati *